Il mondo non può più attendere. Diamogli una mano a cambiare. Organizziamo insieme una grande Marcia per la pace e la fratellanza dei popoli Domenica 25 settembre 2011 Marcia Perugia-Assisi Perugia ore 9.00 - Giardini del Frontone Assisi ore 15.00 - Rocca Maggiore Camminiamo insieme contro la morte per fame, la corruzione, l'illegalità, le mafie, le dittature, la censura, le guerre, il commercio delle armi, il terrorismo, la violenza, il razzismo, lo sfruttamento, l'indifferenza, l'individualismo, il consumismo... Camminiamo insieme a chi sta lottando per la libertà e la democrazia, la dignità e la giustizia in Siria e in ogni altra parte del mondo, a chi sta spendendo il suo tempo per gli altri e per il bene comune... Camminiamo insieme per rimettere al centro le persone, i popoli e i loro diritti sostituire l'io con il noi tagliare le spese militari e investire sulla sicurezza umana salvare la vita di chi sta morendo di fame e di sete disarmare la finanza difendere e promuovere il diritto al lavoro difendere i beni comuni promuovere un'economia di giustizia promuovere uno sviluppo equo e sostenibile promuovere un'informazione libera e pluralista difendere i diritti umani riconoscere lo Stato di Palestina e costruire la pace in Medio Oriente mettere fine alla guerra in Libia, in Afghanistan, in Somalia, in Sudan... costruire una politica nuova fondata sui diritti umani salvare, rafforzare e democratizzare l'Onu costruire una nuova Europa solidale e nonviolenta costruire la Comunità del Mediterraneo difendere la democrazia riconoscere i diritti dei migranti promuovere il rispetto e il dialogo tra le culture cambiare il nostro modo di guardare agli altri e al mondo riscoprire il valore della solidarietà e della condivisione aggiungi e inviaci il tuo obiettivo... Il 25 settembre 2011 la Marcia Perugia-Assisi compie 50 anni. Festeggiamo insieme la storia migliore dell'Italia Non mancare!!! Ci aiuti a organizzare la marcia? Ecco cosa puoi fare 1. Invia subito la tua adesione alla Marcia. 2. Iscriviti al Meeting "1000 giovani per la pace". 3. Coinvolgi i tuoi amici. Proponi loro di partecipare. Aiutali ad organizzare il viaggio. 4. Promuovi la partecipazione via Facebook, Twitter, sul tuo blog,... 5. Coinvolgi i gruppi, le associazioni, i sindacati, le parrocchie, gli immigrati, i mediatori e i centri interculturali e inviaci le nuove adesioni. 6. Decidi cosa puoi fare per coinvolgere la tua città, i tuoi concittadini, come coinvolgerli, con quali iniziative, come organizzare la partecipazione alla Marcia. 7. Chiedi al tuo Comune di aderire e partecipare alla Marcia e di favorire come può la partecipazione dei cittadini (pagare un autobus...). 8. Coinvolgi le scuole, i sindacati degli insegnanti e le organizzazioni degli studenti della tua città fin dai primi giorni di settembre. 9. Organizza un incontro e una conferenza stampa di presentazione della Marcia e dei suoi obiettivi. 10. Inviaci le tue idee e proposte per organizzare meglio la marcia. Per adesioni e informazioni: Tavola della Pace via della viola 1 (06122) Perugia - Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 email segreteria@perlapace.it - www.perlapace.it Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i diritti umani via della Viola 1 (06122) Perugia tel. 075/5722479- fax 075/5721234 email: info@entilocalipace.it - www.entilocalipace.it In ottemperanza al D.L. n. 196 del 30/6/2003 in materia di protezione dei dati personali, le informazioni contenute in questo messaggio sono strettamente riservate ed esclusivamente indirizzate al destinatario indicato (oppure alla persona responsabile di inoltrarlo allo stesso). Vogliate tener presente che qualsiasi uso, riproduzione o divulgazione del testo deve considerarsi vietata. Nel caso in cui aveste ricevuto questo messaggio per errore, vogliate cortesemente avvertire il mittente (via email, fax o telefono) e provvedere all'immediata distruzione. Nel caso non vogliate più essere contattati e non essere più inseriti nelle nostre banche dati, vi chiediamo di trasmetterci una mail alla nostra casella di posta elettronica privacy@perlapace.it |
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Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli
Mozione finale
A conclusione della Perugia-Assisi, che abbiamo convocato a cinquant'anni dalla prima Marcia organizzata il 24 settembre 1961 da Aldo Capitini, vogliamo lanciare un nuovo appello per la pace e la fratellanza dei popoli.
Lo facciamo richiamando il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che proclama: "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza".
La fratellanza dei popoli si basa sulla dignità, sugli eguali diritti fondamentali e sulla cittadinanza universale delle persone che compongono i popoli. I diritti umani sono il nome dei bisogni vitali di cui è portatrice ogni persona. Essi interpellano l'agenda della politica la quale deve farsi carico di azioni concrete per assicurare "tutti i diritti umani per tutti" a livello nazionale e internazionale. La sfida è tradurre in pratica il principio dell'interdipendenza e indivisibilità dei diritti umani - civili, politici, economici, sociali e culturali - e ridefinire la cittadinanza nel segno dell'inclusione. L'agenda politica dei diritti umani comporta che nei programmi dei partiti e dei governi ciascun diritto umano deve costituire il capoverso di un capitolo articolato concretamente in politiche pubbliche e misure positive.
Il nostro appello per la pace e la fratellanza dei popoli contiene alcuni principi, proposte e impegni:
Principi
Primo. Il mondo sta diventando sempre più insicuro. Se continuiamo a spendere 1.6 trilioni di dollari all'anno per fare la guerra non riusciremo a risolvere nessuno dei grandi problemi del nostro tempo: la miseria e la morte per fame, il cambio climatico, la disoccupazione, le mafie, la criminalità organizzata e la corruzione. Se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo smettere di fare la guerra e passare dalla sicurezza militare alla sicurezza umana, dalla sicurezza nazionale alla sicurezza comune.
Secondo. Se vogliamo la pace dobbiamo rovesciare le priorità della politica e dell'economia. Dobbiamo mettere al centro le persone e i popoli con la loro dignità, responsabilità e diritti.
Terzo. La nonviolenza è per l'Italia, per l'Europa e per tutti via di uscita dalla difesa di posizioni insufficienti, metodo e stile di vita, strumento di liberazione, strada maestra per contrastare ogni forma d'ingiustizia e costruire persone, società e realtà migliori.
Quarto. Se vogliamo la pace dobbiamo investire sulla solidarietà e sulla cooperazione a tutti i livelli, a livello personale, nelle nostre comunità come nelle relazioni tra i popoli e gli stati. La logica perversa dei cosiddetti "interessi nazionali", del mercato, del profitto e della competizione globale sta impoverendo e distruggendo il mondo. La solidarietà tra le persone, i popoli e le generazioni, se prima era auspicabile, oggi è diventata indispensabile.
Quinto. Non c'è pace senza una politica di pace e di giustizia. L'Italia, l'Europa e il mondo hanno bisogno urgente di una politica nuova e di una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Quanto più si aggrava la crisi della politica, tanto più è necessario sviluppare la consapevolezza delle responsabilità condivise. Serve un nuovo coraggio civico e politico.
Sesto. Se davvero vogliamo la pace dobbiamo costruire e diffondere la cultura della pace positiva. Una cultura che rimett