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Commenti

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  Roberta Cigalino Febbraio 9, 2021 12:19

  meraviglioso questo documentario, leggerò e approfondirò sui suoi studi, grazie
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  Sara Crivella Luglio 22, 2020 10:55

  Guardandolo, mi è venuta in mente la fanciullezza nell'orto di mia nonna. Una contadina che dalle 5 del mattino fino alle 8 di sera, orario in cui si coricava per addormentarsi in un batter d'occhio, ebbene faceva tutto, proprio tutto!!! Dalla cura della terra a quella degli animali, dalla cura della casa a quella dei figli; produceva tutto e gestiva tutto, mentre il nonno pacifico e silenzioso scandiva le sue giornate secondo i tempi della matriarca. Ogni domenica e nelle feste, si andava tutti da lei, lo esigeva! Figli, nipoti e pronipoti si riunivano in tavolate infinite ( tempi lunghi) con le più svariate pietanze, a gusto di ognuno. Che tempra! Non abbandonava mai, neanche un giorno i suoi mestieri, persino con un femore rotto e in stampella, la trovai a curare le "filare" di pomodori.

  Poi, penso alla Festa della Pita, rito propiziatorio per la fertilità della terra, che avviene nei paesi delle mie montagne: in cui il tronco dell'albero più alto, ripulito dei suoi rami e con in cima la punta rigogliosa di un'altra specie arborea, viene portato nella piazza, issato e tenuto lì fino all'anno successivo, per poi essere sostituito. Il tronco è la mascolinità, La Pita è la chioma, la femminilità.

  Questo è un assaggio del folklore che conosco..

  Buona giornata!