Mi guardo intorno e cerco tra gli oggetti di casa mia...lo faccio in silenzio, lentamente sorvolo e analizzo. Mi avvicino un po' di più e poi ne prendo le distanze. Mi interrogo sulla loro età, sulla loro provenienza, sulla loro posizione. Quanto ne so della loro storia, quanti sono i cartellini di qualità  delle aziende produttrici  che ho conservato nel tempo. Aspetto ancora un po' e giunge una risposta amara; nessun oggetto che mi circonda è un manufatto naturale, riconoscibile. Tutti gli oggetti hanno subito profonde trasformazioni e più fasi di lavorazione. Per non parlare di tutta la catena di produzione, trasformazione, vendita e distribuzione. Misuro l'insostenibilità di ciò che ho acquistato o di ciò che mi è stato regalato. Misuro la mia ignoranza legata alla tracciabilità di ogni singolo componente di quell'oggetto nonchè della filiera produttiva e distributiva. E' una storia a me non nota che forse non sarà più recuperabile. Provo sgomento, sconcerto, è una sorta di allarme che questa volta non arriva da una notizia apparsa sui giornali, fuori da me, è dentro di me, nel mio piccolo nido. Mi fermo quì.........le scoperte, le rivelazioni hanno bisogno di un Tempo per essere udite, comprese  profondamente.

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