L’Autunno è la stagione in cui mi identifico di più. In particolare nel periodo a cavallo tra la fine di Settembre ed il mese di Ottobre. Quello è il momento in cui la luce solare perde di intensità, diventa meno aggressiva, si trasforma, accarezzando più dolcemente la mia pelle. E’ il momento in cui i colori della vegetazione cambiano, sfumano, donandoci le sfumature dei gialli, dei rossi, degli arancioni. Quello è il momento in cui mi è più caro avventurarmi nei boschi, a camminare in religioso silenzio, in attesa di sentire il vento che scuote qualche foglia e la spinge a cadere, udendo i miei passi che camminano all’unisono con il tappeto di foglie che ricopre il terreno… le prime tracce di muschio, le felci, le cortecce dei tronchi che diventano sempre più i protagonisti dei boschi. Sono in naturale Armonia ed aderenza, con l’energia intima, calda, quieta dell’autunno e a questo aggiungo anche alcuni momenti malinconici, che dall’esterno, o dall’interno(è sempre difficile stabilire da dove partano) vengono ad abitare dentro di me. Riconosco che in questa stagione mi viene molto difficile litigare, il mio animo, ma se osservo all’esterno anche quello di chi mi circonda, trova nuovamente la Pace..e io, tendenzialmente sono così, non amo il conflitto acceso, anche se ne riconosco il valore, non amo urlare, prediligo i toni più bassi, quelli sussurrati, non amo i protagonismi rumorosi anche se mi fa piacere che ci si accorga di me, che ci sono.
La tarda mattinata che giunge fino alle prime ore del pomeriggio è il mio momento preferito, a livello energetico sento che la mia Energia prende tono, si intensifica, mi porta a vivere ed a godere in modo pieno della Vita. E’ il momento in cui mi sento più fiduciosa e posso pensare il prossimo passo da compiere.

…Alcuni anni fà enormi cartelloni svettanti in pieno centro cittadino, invitavano ad andare a conoscere il lupo che c’era in noi. Si trattava di una forma pubblicitaria di promozione dell’Area Protetta delle Alpi Marittime, in particolare del Centro Visita Uomini e Lupi di Entracque. Ebbene.. io ci sono andata.. all’epoca avevo sentito la spinta irresistibile, improvvisa, di rileggere Zanna Bianca ed il Richiamo della Foresta. La rilettura commossa dei due famosissimi romanzi di Jack London mi aveva messa in contatto con alcune vicende interne al mio animo e, la fatica di Zanna Bianca nel sopravvivere nelle terre del Grande Nord era stata per molto tempo anche la mia, la conoscenza e la riconoscenza della Forza dell’Amore, come nel romanzo di Zanna Bianca erano arrivate per me come fonte di insegnamento più tardi nel mio percorso esistenziale. Così come nel richiamo della Foresta, ad un certo punto la vita agiata di Buck in un mondo umano, non può seppellire, nascondere l’istinto profondo di ricerca dei propri simili, di ricerca di respiro di una dimensione di affini, di branco, così, nel tempo anche io ho sentito la necessità di mettermi in cammino e di partire per una ricerca personale di affini, per una dimensione più naturale, di riconnessione con me stessa e con il mio progetto animico. Sono in viaggio anche in questo momento, sto continuando a cercare, vivendo le esperienze che mi vengono incontro.

I sentieri di Montagna sono tra gli altri elementi, l’aspetto del paesaggio che più mi affascina. Queste piccole vie al servizio degli uomini e talvolta dei muli che permettono di spostarsi da un luogo all’altro, di collegare, di scambiare beni preziosi come il Sale Queste piccole vie che mi capita di percorrere o di osservare dall’alto mi commuovono e mi mettono in contatto con una dimensione più contenuta ed al contempo più ampia dell’esistenza. Un passo dopo l’altro, nessuna accelerazione, il tempo di guardarsi intorno, di osservare di sostare un po’ prima di riprendere il cammino. La Montagna, con la sua consistenza fatta di rocce, la sua tenuta, la sua forma, la sua fatica per giungere sino in cima, mi rappresenta di più di altri elementi naturali. Mi considero riservata, guardinga, difficile da conoscere e da raggiungere. La relazione con me è faticosa, anche per via del mio perfezionismo.

Per quel che riguarda la condizione metereologica in cui mi sento meglio rappresentata potrei citare quelle giornate di tempo sereno con nubi in formazione e con presenza di vento, per me un carissimo amico. Un vento presente ma non troppo forte che alleggerisce e porta via le preoccupazioni e le ansie. Riguardo alle nubi, queste ultime troveranno uno sfogo probabile dopo alcuni giorni, trasformando i pensieri cupi in acqua che lava e purifica.

Per terminare questa piccola elaborazione, mi diventa difficile fare una scelta, tra l’autunno, il lupo e la Montagna è come se li vedessi come aspetti differenti di me stessa, dovendo proprio in estremo fare una scelta, forse sceglierei la Montagna.

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