Buonasera a tutti,
Le domande contenute al fondo della seconda dispensa del Corso Introduttivo di Ecopsicologia diventano un'occasione ed uno stimolo per tirare le fila dai primi ricordi d'infanzia in avanti, in merito al mio rapporto con la natura.
Ho già avuto modo di riportarvi alcune pennellate delle mie prime passeggiate in un piccolo bosco adiacente alla casa di campagna dei miei nonni paterni. I miei occhi di bambina ne coglievano l'immensità ma anche la possibilità di sentirsi al riparo, di trovare un rifugio. La mano di mio nonno che non lasciava la mia, all'epoca bambina di tre, quattro anni, contribuiva a rendere quei momenti completi.
Diversi anni dopo, in occasione di una gita scolastica in una delle valli più selvatiche del Parco del Gran Paradiso, sono rimasta abbagliata dalla bellezza delle montagne che esigevano tutto il mio rispetto. Le cascate incontrate durante la strada che arrivava fino a fondo valle, esprimevano la voce argentina che si riesce a sentire nelle piene giornate di sole. Alcune pietre raccolte lungo il sentiero e messe prontamente nello zaino hanno contribuito a segnare la mia memoria, il mio ricordo di quel primo incontro con quei Giganti di roccia.
Ormai adulta, lo sci di fondo e le ciaspole, mi hanno messa in contatto con il silenzio delle pinete, con la possibilità di vivere l'incontro con la Natura andando piano, per ascoltare la caduta accidentale di un po' di neve da un ramo, per vedere, i raggi di sole filtrare tra i rami delle conifere, per cogliere, il verso profondo dell'acqua d'inverno. D'estate lunghe camminate mi hanno accompagnato nei posti più belli del Piemonte, della Liguria, della Valle d'Aosta. A passo di donna, imparando a fare un passo alla volta e ad assaporare il viaggio più che la meta anche se... talvolta la meta valeva davvero la pena di essere raggiunta! Meraviglioso, poi, fermarsi per il pranzo all'aperto, circondati da una corona di montagne e allora, dall'alto tutto diventava così relativo e piccolo!
Dopo quanto scritto posso sintetizzare che la Natura per me è stata uno dei Maestri più importanti della mia Vita, se non il più importante. I miei cinque sensi e non solo, hanno imparato quali sono le qualità basilari di una buona relazione con sè stessi e con gli Altri. E, da questo punto di vista la Natura ha molto da insegnarci.
In questi ultimi anni, finchè ho potuto ho viaggiato molto, dall' Islanda al Senegal alla Birmania e sempre ho sentito la Forza e la Presenza della Natura. In Islanda in particolare, ho percepito una Terra così forte che è riuscita nel corso dei secoli a confinare l'umanità in una piccola area, tutto il resto è Natura. E' come se dicesse, "Di quì non si passa, Uomo hai violato tanti altri spazi della Terra, ma quì non te lo permetto".
Nel quotidiano, in questo momento particolarmente difficile e di assai scarsa mobilità, mi danno conforto le montagne che vedo dal balcone di casa mia, e quì alloggiano un Ciclamino bianco e rosa che sta sfidando i primi freddi con forza e vigor e, una Camelia con un'enorme potenza racchiusa nei suoi boccioli chiusi.
Pochi passi e arrivo ad una piccola striscia di parco creato tra le corsie rabbiose, asfaltate di un corso assai frequentato. Ebbene, in quella striscia c'è un esemplare di Gingko Biloba che in questo momento, con le sue foglie a ventaglio gialle saluta i passanti, li omaggia, anche quelli distratti.
La Natura la amo e soffro per Lei, per come viene maltrattata, dimenticata, abusata. E' una grande Madre ripudiata da parte dell'Umanità che, tra le altre cose, ha scelto un modello di sviluppo Economico basato su uno sfruttamento delle risorse insostenibile. Nel tempo, insostenibile anche per noi che diventiamo disarmonici, insieme ad una Natura colpita.
Mi piacerebbe poter ampliare la mia comprensione con la Natura, amplificare il dialogo... cercare di comprenderla di più e perchè no, potendo sognare, avere la possibilità di parlare con gli Alberi e di poter sentire anche le creature apparentemenente invisibili che la abitano. In attesa di avere questi Superpoteri, semmai sarà scritto che sia così, una cosa più terrena ha a che vedere con il desiderio di accompagnare gruppi in natura e attraverso esperienze con Lei, contribuire alla loro evoluzione personale.
Idealmente mi piacerebbe poter partecipare di più alla salvaguardia della Natura.
Pensando a me stessa come esemplare di donna, mi riconosco la tenacia come qualità principale, il senso pratico, la stabilità. Sento invece di dover ancora crescere molto sul fronte dell'Intuito e dello spazio da lasciare alle emozioni, queste ultime sempre un po' compresse. In ultimo la dimensione della Creatività, della fecondità, bene, su questi ultimi aspetti credo talvolta di essere creativa, nel senso che nel quotidiano trovo nuove soluzioni a problematiche sempre diverse, in modo particolare nel settore lavorativo, mi sento un po' meno creativa sugli altri aspetti della Vita, in modo particolare quello relazionale, in cui fatico ad intrecciare nuove relazioni con facilità ed apertura di cuore.
Buona notte a tutti Voi.
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