Per comprendere il significato psicologico dei luoghi non è possibile considerare lo spazio esclusivamente a livello astratto e razionale, quale senario indifferente ai soggetti che lo abitano.
Accanto a queta dimensione oggettiva e misurabile della realtà è possibile infatti rintracciare uno spazio soggettivo, che fa riferimento al'esperienza vissuta della persona.
Esiste quindi uno stretto legame di reciprocità che viene a crearsi in uno scambio continuo, tra il luogo e il mondo interiore dell'individuo che lo abita.
Identificarsi con un dato ambiente significa appunto sentirsi in armonia con esso, instaurare una colleganza con il mondo esterno, inscrivere la propria identità nello spazio circostante.
Il minimalismo dell'architettura contemporanea che ha le sue origini nel secolo scorso nel movimento funzionalista, ci ha costretto a vivere in case sempre più fredde e "senza un'anima".
Non a caso quando abitiamo spazi appartenenti a tempi passati ci sentiamo bene, perchè nell'abitare vi è una componente di tipo simbolico-spirituale e non solo di tipo tecnico-funzionale.
La povertà di forme troppo rigide e fredde esprime solo la parte più nichilista del nostro tempo, mentre le forme di un'architettura di tipo organico possono esprimere un rapporto empatico e di ricerca d'integrazione fra uomo e natura.
Gli spazi domestici della casa e del giardino possono infatti diventare luoghi "dell'abitare felice" attraverso un'architettura diversa e più vicina ai nostri bisogni più profondi.
Verranno affrontate le seguenti tematiche:
L’Identità di Luogo
Attaccamento al luogo e passato ambientale
Lo spazio vissuto
Il significato dei luoghi nel processo terapeutico
L’importanza dell’architettura per il benessere dell’uomo
Architettura minimalista-nichilista e architettura per lo spirito
La casa come luogo dell’anima
Conduce
Ilaria Colombo
Psicologa, si dedica con passione ad approfondire lo studio del rapporto tra uomo e ambiente, con particolare attenzione all'ortoterapia e alla Psicologia Ambientale.
Conduce il seminario "Identità di luogo", per ripensare in termini più estesi la propria identità e la propria storia personale, riconoscendo il forte legame creatosi con diversi luoghi nell'arco della propria vita.
Con la partecipazione di Ester Bisotti
Architetto, si occupa di architettura del paesaggio da venticinque anni dedicandosi nel proprio studio individuale alla progettazione di terrazzi ,parchi e giardini. Grazie al suo interesse per R.Steiner e la biodinamica applicata al giardinaggio, si è riavvicinata negli ultimi anni anche alle tematiche concernenti la progettazione edilizia, frequentando il gruppo di studio di “architettura organica vivente” presso la Società Antroposofica Milanese. Collaborando con Ilaria Colombo, ha trovato nell’ecopsicologia un'interessante possibilità di arricchimento delle materie di cui si occupa, compresa la permacultura.
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